01/09/2022 in Bacheca del Volontariato, Blog

Completata la liberazione delle testuggini di Hermann, ora il monitoraggio con radio tracking

Le testuggini di Hermann sono finalmente libere. Gli esemplari, circa una trentina, che lo scorso 9 giugno avevano iniziato un periodo di ambientamento nell’Oasi WWF Monte Sant’Elia adesso sono stati reimmessi in natura, nel Parco Terra delle Gravine.

Si tratta di testuggini debilitate, ferite e lesionate da predatori o da attrezzi agricoli, prelevate impropriamente e minacciate da incendi e cambiamenti climatici, che, attraverso le cure e gli screening sanitari approntati dall’Osservatorio Faunistico Regionale pugliese di Bitetto e dal Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Bari, sono state risanate e riportate gradualmente al loro habitat.

Per verificare la sopravvivenza degli esemplari e il successo della loro immissione, grazie all’aiuto del naturalista Fabio Mastropasqua, si monitorerà con il radio-tracking, metodo largamente usato in simili occasioni e non invasivo, la sopravvivenza di 16 individui (8 maschi e 8 femmine).

L’iniziativa, portata avanti nell’ambito delle «Azioni per la tutela di specie e habitat di interesse comunitario nell’area delle gravine dell’arco ionico tarantino», ha visto una feconda sinergia tra gli enti e le istituzioni scese in campo, come i comuni di Massafra(capofila del progetto), Crispiano e Statte, ma anche l’ISPRA, (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) che ha autorizzato l’Oasi WWF di Monte Sant’Elia a poter accogliere le testuggini, e la Regione Puglia che ha finanziato l’allestimento delle strutture dell’Oasi dove gli esemplari hanno trascorso le loro settimane di ambientamento.

Per sensibilizzare bambini e adulti al rispetto degli habitat naturali di animali come le testuggini di Hermann, conoscendo la specie e l’importanza della sua tutela, lo scorso giovedì, 25 agosto, si è svolto l’evento  Call Ford Painting organizzato dall’Oasi WWF di Monte Sant’Elia: i bambini e gli adulti presenti hanno assistito al rilascio di una coppia di testuggini munite di ricetrasmittenti, dopodiché hanno raccontato attraverso disegni a colori la storia delle hermanni liberate.

Le opere saranno conservate nell’archivio dell’Oasi.