A Manduria si disegna il Futuro di “Piazza Coperta”
Disegnare un futuro possibile e sostenibile per la “Piazza coperta” di Manduria, ovvero la “Chiazza”, come viene chiamato dai manduriani il mercato coperto che, sorto nel 1955 nel cuore del centro storico, negli ultimi anni ha subito un lento declino.
Questo sarà il tema della manifestazione Il futuro di Piazza coperta: una proposta partecipata per ripartire tra tradizione e innovazione, un momento di pubblico confronto che si svolgerà, alle ore 17.00 di mercoledì 8 giugno, presso il Mercato coperto in via Federico Schiavoni a Manduria.
Moderati da Andrea Polimeno e Floriana Guida, rispettivamente Presidente e Vicepresidente dell’Associazione “Naturalmente a Sud”, sono previsti gli interventi d:
- Rocco De Franchi e Anna Elisabetta Fauzzi dell’Ufficio Partecipazione della Regione Puglia,
- Gregorio Pecoraro, Sindaco di Manduria,
- Vito Andrea Mariggiò, Vicesindaco di Manduria,
- Piero Raimondo Assessore Lavori Pubblici Manduria,
- Antonella De Marco, Assessore Cultura e Turismo Manduria,
- Fabiana Rossetti, Assessore alle Politiche sociali Manduria,
- Maria Maddalena Di Maglie, Dirigente Liceo “De Sanctis – Galilei”,
- Pierangela Scialpi, Dirigente IISS “Luigi Einaudi”,
- Brigida Sforza, Dirigente Liceo Artistico “Calò”.
Nel corso del dibattito sarà dato ampio spazio agli interventi alle “voci generative del cambiamento”, ovvero a studenti, rappresentanti delle associazioni e della comunità, nonché a cittadini.
La manifestazione rappresenta il momento conclusivo del percorso partecipativo del progetto Chiazza – Spazio di Partecipazione Attiva che, finanziato dalla Regione Puglia mediante il Bando “Puglia Partecipa”, con il fine di individuare un futuro sostenibile per il mercato coperto di Manduria, ha attivato sul territorio un processo partecipativo in cui sono stati coinvolti circa quaranta rappresentanti della comunità: delegazioni di studenti dei tre Licei e Istituti superiori di Manduria e i volontari di alcune associazioni della informale “Rete di Piazza Coperta”.
Il progetto Chiazza – Spazio di Partecipazione Attiva ha avuto un carattere fortemente innovativo in quanto ha utilizzato la metodologia “Go Deep”, un vero e proprio gioco per gruppi di persone che lavorano insieme con lo scopo di rafforzare la relazione con la comunità in cui operano, e allo stesso tempo di approfondire la relazione con il proprio team e con sé stessi: un gioco a metà tra il Team Building e il Community Building.
Nelle iniziative del percorso partecipativo sono stati così elaborati e individuati le idee, i “sogni” e i “desideri” della comunità per la rigenerazione della “Chiazza”, che poi, dopo una valutazione per verificarne la sostenibilità, sono confluiti in un unico progetto che sarà presentato in occasione di questo evento.
L’idea è rigenerare la Chiazza facendola tornare ad essere centro pulsante di vita con tante attività, commerciali e non, un luogo speciale nel tessuto urbano del centro storico, regolato da ritmi integrati con la vita quotidiana della città e rappresentativo di questo territorio.
Al progetto, presentato dall’Associazione Naturalmente a Sud di Manduria, hanno partecipato come partner l’Ambito Territoriale 7 di Manduria e il Centro Servizi Volontariato di Taranto, nonché istituti scolastici e alcune delle associazioni della “Rete di Piazza Coperta” impegnata da tempo sulle tematiche del riutilizzo dei Beni Comuni.
Da anni a Manduria è germogliata spontaneamente “dal basso” una rete informale di associazioni impegnate nella rigenerazione urbana e sociale, un network dinamico, tra i cui principali promotori c’è l’associazione “Naturalmente a Sud”, che, attraverso un modello di partecipazione diffusa, ha coinvolto nelle sue iniziative stakeholder, istituzioni locali e cittadini.
Tra i suoi principali obiettivi c’è stato proprio la rigenerazione del Mercato coperto, anche attraverso tre progetti, realizzati tra il 2018 e il 2020 anche grazie al supporto del CSV Taranto, che hanno visto la “Chiazza” tornare a vivere ospitando numerose attività di animazione durante le quali i cittadini avevano potuto esprimere le loro idee per rigenerare questo spazio di relazioni.
In queste e in altre numerose manifestazioni organizzate dalla “Rete di Piazza Coperta” sono stati declinati concetti quali la solidarietà, la sussidiarietà, la democrazia partecipativa, la comunanza, tutti racchiusi in un un’etica che, attraverso il superamento dell’egoismo individuale e dell’interesse particolare, vede prevalere il bene collettivo.